Gennaio

Cassazione Civ. Sez. Lav. 23.11.2016 n. 23736

Massima libertà per l’imprenditore di cessare l’attività e quindi di procedere al licenziamento collettivo. Il datore, tuttavia, deve comunicare alle organizzazioni sindacali quanto operato nei confronti dei propri dipendenti entro sette giorni dall’intimazione della misura risolutiva. Pena l’illegittimità del licenziamento e la condanna della società al risarcimento a favore dei lavoratori di un’indennità risarcitoria commisurata a dodici mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto.

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Cassazione Civ. Sez. Un. 17.11.2016 n. 23300

Rientra nella categoria delle “vittime del dovere” il militare che – in ferma prolungata e in missione – abbia contratto una patologia letale per essere venuto a contatto con uranio impoverito.

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Cassazione Civ. Sez. Un. 16.11.2016 n. 23298

Nelle ipotesi di conversione del contratto a tempo determinato illegittimo, l’articolo 32 della legge 183/2010 che limita il risarcimento del danno – stabilendo un’indennità onnicomprensiva nella misura compresa tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto (comma poi abrogato dal Jobs act che ha agganciato l’indennità all’ultima retribuzione di riferimento per calcolo Tfr) – è applicabile ai giudizi pendenti.

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