Luglio

Cass. Civ., sez. I, sentenza nr. 15143 del 2.07.2014

Cass. Civ., sez. I, sentenza nr. 15143 del 2.07.2014: separazione, minore infradodicenne ascolto a discrezione del giudice. In un procedimento di divorzio in cui siano presenti figli l’obbligo di ascolto vale inderogabilmente per i minori che abbiano compiuto dodici anni ed esclusivamente nel giudizio di primo grado, per gli infradodicenni, invece, l’ascolto può essere omesso qualora il giudice lo ritenga nocivo per gli stessi. Lo ha stabilito la Corte respingendo il ricorso di un padre contro la sentenza di appello che aveva confermato l’affido congiunto con residenza presso la...

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Cass. Civ., sez. Lavoro, sentenza nr. 15070 del 2.07.2014

Cass. Civ., sez. Lavoro, sentenza nr. 15070 del 2.07.2014: comunicazioni di cancelleria solo in via digitale all’avvocato con Pec. Valida la comunicazione del decreto di fissazione dell’udienza effettuato solo in via digitale dalla cancelleria. Anche se l’avvocato non era ancora in possesso della password, ma aveva comunque comunicato il proprio indirizzo Pec. Lo ha sostenuto la Corte che ha respinto il ricorso presentato dalla difesa del dipendente di una banca licenziato per giusta causa. La Corte di appello di Reggio Calabria aveva dichiarato improcedibile l’appello contro il giudizio...

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Cass. Pen., sez. V, sentenza nr. 26396 del 18.06.2014

Cass. Pen., sez. V, sentenza nr. 26396 del 18.06.2014: il controllore del treno rimprovera in pubblico? Commette reato di ingiuria. Il P.U. che rimprovera pubblicamente un cittadino per la violazione di una norma commette reato di ingiuria. Lo ha stabilito la Corte in una vicenda riguardante un addetto al controllo dei biglietti ferroviari, imputato del reato di cui all’art. 594, I e IV co., c.p., per aver ammonito, in presenza degli altri passeggeri del treno, un utente che non aveva pagato il biglietto, non limitandosi ad applicare la sanzione della multa prevista per l’illecito...

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Cass. Pen., sez. VI, sentenza nr. 21890 del 28.05.2014

Cass. Pen., sez. VI, sentenza nr. 21890 del 28.05.2014: con una calza in viso è rapina aggravata. Nel delitto di rapina anche una leggera alterazione dell’aspetto esteriore dell’agente fa scattare la circostanza aggravante del travisamento.

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Cass. Civ., sez. III, sentenza nr. 15239 del 3.07.2014

Cass. Civ., sez. III, sentenza nr. 15239 del 3.07.2014: responsabilità medica, la finalità terapeutica esclude la volontarietà delle lesioni. Non è ipotizzabile il delitto di lesioni volontarie, gravi o gravissime, per il medico che sottoponga, anche con esito infausto, il paziente ad un intervento da lui non consentito qualora sia comunque riscontrabile una finalità terapeutica tale da ricondurre l’attività nella categoria degli atti medici.

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Cass. Pen., sez. V, sentenza nr. 26804 del 20.06.2014

Cass. Pen., sez. V, sentenza nr. 26804 del 20.06.2014: bastano pochi lividi per far scattare il reato di lesioni. Per integrare il reato di lesioni ex art. 582 c.p., è sufficiente la presenza di ecchimosi o lividi, i quali, anche se lievi, procurano un’alterazione dell’integrità fisica della persona. La Corte, con la sentenza in esame, ha confermato la condanna di un uomo imputato del reato di lesioni per aver colpito la moglie con calci e pugni, la quale riportava ecchimosi sul corpo attestate dal certificato rilasciato dal medico curante e notate dal...

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