Aprile

Cass. Civ., sentenza n. 7374 del 13.04.2015

Cass. Civ., sentenza n. 7374 del 13.04.2015: se è violato il principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, la Cassazione può intervenire anche sul “fatto” in genere riservato al giudice di merito. La Corte si è espressa su una vicenda riguardante la richiesta della risoluzione del contratto da parte di un privato nei confronti di una società per il grave inadempimento conseguente ad una tecnica di infoltimento dei capelli.

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Cass. Pen., sez. VI, sentenza n. 13798 del 31.03.2015

Cass. Pen., sez. VI, sentenza n. 13798 del 31.03.2015. La riqualificazione giuridica del fatto effettuata ex officio viola il principio del giusto processo e del contraddittorio solo nei casi in cui il titolo di reato ravvisato dal giudice sia più grave e l’imputato non ne abbia avuto conoscenza, ai fini della predisposizione di un’adeguata difesa, in alcuna fase della procedura.

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Cass. Civ., sez. I, sentenza n. 7926/2015

Cass. Civ., sez. I, sentenza n. 7926/2015: se l’avvocato va in pensione, non può più fare il domiciliatario. Pertanto, qualsiasi notifica eseguita presso lo studio dove svolgono l’attività altri professionisti è nulla.

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Cass. Civ., sez. III, sentenza n. 7998 del 20.04.2015

Cass. Civ., sez. III, sentenza n. 7998 del 20.04.2015: pignoramento immobiliare estinguibile dal terzo se manca la trascrizione. Il pignoramento immobiliare è una fattispecie a formazione progressiva, per cui la sola notifica dell’atto al debitore, in assenza della relativa trascrizione, non permette al giudice dell’esecuzione di dar corso alla vendita. Da ciò deriva anche che la rinuncia all’azione da parte dell’unico creditore che ha trascritto l’atto è sufficiente a far dichiarare l’estinzione del processo. Lo ha stabilito la Corte rigettando il ricorso di un avvocato che non aveva...

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Cass. Civ., sez. III, sentenza n. 5849 del 24.03.2015

Cass. Civ., sez. III, sentenza n. 5849 del 24.03.2015: locazioni: valida la clausola contrattuale che prevede incrementi nel corso degli anni. Un accordo che geneticamente preveda un importo del canone di locazione destinato a crescere nel corso degli anni può essere valido, purchè non sia destinato a svolgere surrettiziamente una funzione di aggiornamento del valore del canone, svincolata dai criteri e dai limiti fissati dall’art. 32 della legge 392/1978 e trovi la sua giustificazione causale dall’assetto che le parti hanno dato ai rispettivi interessi nel contratto, mentre è nulla...

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Cass. Civ., sez. II, sentenza n. 5899 del 24.03.2015

Cass. Civ., sez. II, sentenza n. 5899 del 24.03.2015: nelle azioni di difesa titolarità attiva e passiva non rilevabile d’ufficio. L’azione del proprietario del fondo volta a conseguire la demolizione o l’arretramento dell’opera è esperibile esclusivamente nei confronti del proprietario confinante in considerazione del carattere reale dell’azione medesima qualificabile come negatoria servitutis. Ne discende che la titolarità attiva o passiva del rapporto controverso si traduce nella proposizione di una questione che non è di legittimazione...

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