Anno 2014

Cass. Pen., sez. III, sentenza nr. 2990 del 9.07.2014

Cass. Pen., sez. III, sentenza nr. 2990 del 9.07.2014: ammesso l’utilizzo di moduli prestampati per motivare il sequestro probatorio. Il sequestro finalizzato alla confisca può essere convalidato anche facendo ricorso a formule sintetiche o prestampate. A patto che le ragioni probatorie siano sufficientemente chiare. La Corte, con la sentenza in esame, ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di una società di cui erano stati sequestrate sostanze chimiche nell’ambito di un procedimento relativo alla importazione, per l’accusa senza autorizzazione, di principi farmacologicamente attivi,...

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Cass. Civ., sez. VI, ordinanza nr. 15788 del 10.07.2014

Cass. Civ., sez. VI, ordinanza nr. 15788 del 10.07.2014: la causa sulla titolarità del bene non sospende il procedimento di sfratto. La pendenza di una controversia sulla proprietà di un bene immobile non può sospendere il procedimento di rilascio per finita locazione. La vicenda ha riguardato un’azione per il rilascio di un appartamento in Roma a seguito della scadenza del contratto, poi sospesa, su domanda dell’inquilino, in attesa della definizione di altro giudizio riguardante la validità o falsità del testamento olografo con il quale il dante causa aveva lasciato la proprietà...

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Cass. Civ., sez. VI, sentenza nr. 15787 del 10.07.2014

Cass. Civ., sez. VI, sentenza nr. 15787 del 10.07.2014: professionisti, credito illiquido anche se la tariffa prevede un minimo ed un massimo. Se non prefissato in una somma di denaro, il credito per prestazioni professionali è da considerarsi sempre “illiquido” con la conseguenza che in caso di inadempimento l’azione deve essere proposta nel foro del domicilio del debitore. Lo ha stabilito la Corte respingendo il ricorso di un commercialista per una parcella relativa all’assistenza per due pratiche di finanziamento europeo fornita da una Srl...

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Cass. Pen., sez. III, sentenza nr. 30267 del 10.07.2014

Cass. Pen., sez. III, sentenza nr. 30267 del 10.07.2014: non è illecito amministrativo e va sanzionata come reato l’indebita compensazione. Sanzionata sul piano penale la compensazione di crediti inesistenti. La Corte, con la sentenza in esame, ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di un imputato condannato a 10 mesi di reclusione per l’illecito (indebita compensazione) previsto dall’art. 10quater del D.Lgs. 74/2000. La sentenza ha respinto tra gli altri il motivo di ricorso che puntava alla sostituzione della misura penale con quella amministrativa, prevista dall’art. 27, co. 18...

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Cass. Civ., sez. II, sentenza nr. 15825 del 10.07.2014

Cass. Civ., sez. II, sentenza nr. 15825 del 10.07.2014: stop all’inibitoria contro le multe. No ad un utilizzo improprio dell’azione inibitoria da parte delle associazioni dei consumatori. La Corte di cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso presentato dal Codacons contro il giudizio della Corte d’appello di Milano che aveva già giudicato inammissibile, per mancanza di legittimazione, l’azione avviata dall’associazione dei consumatori utilizzando l’articolo 140 del Codice del consumo per ordinare al Comune di Milano di annullare le maggiorazioni del 10%...

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Corte Giustizia UE, sentenza 10.07.2014 – Causa C-213/13

Corte Giustizia UE, sentenza 10.07.2014 – Causa C-213/13: il giudicato nazionale “vince” sulle norme Ue. Il giudicato interno è intangibile anche se la sentenza è contraria al diritto dell’Unione europea. A meno che il diritto nazionale non permetta di completare la sentenza definitiva o ritornare sulla decisione. Questo perché il diritto Ue, nel rispetto dell’autonomia degli Stati e in assenza di una normativa europea in materia, non impone al giudice nazionale di disapplicare le norme processuali interne sul valore del giudicato.

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