Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 2624 del 21.05.2014

Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 2624 del 21.05.2014: CONCESSIONE E APPALTI PUBBLICI. Le conseguenze derivanti dalla qualificazione giuridica del rapporto intercorrente tra una Pubblica Amministrazione e l’ affidatario di un servizio pubblico, sono precisate  nella sentenza N. 02624/2014 del 21 maggio 2014 della Sesta Sezione del  Consiglio di Stato. La decisione ha annullato senza rinvio,per carenza di giurisdizione del Giudice amministrativo, la sentenza n. 903/2013 del T.A.R. della Calabria, Sezione I che aveva deciso la controversia insorta tra il Comune di Tropea  e la società M. srl. Il Tribunale Amministrativo aveva qualificato come concessione il rapporto sorto tra il Comune e la società affidataria,  pur trattandosi, nella ricostruzione della vicenda fatta dal Giudice di Appello, di un appalto di servizio. Nelle motivazioni del provvedimento giurisdizionale vengono ribaditi i caratteri distintivi dell’ appalto e della concessione, i confini fra la Giurisdizione Ordinaria e quella Amministrativa, i limiti della giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo e l’ incidenza della distinzione nella definizione del servizio pubblico locale. Ed, ancora, viene confermato che la qualificazione di un rapporto giuridico non dipende dal nomen iuris utilizzato, ma dal contenuto concreto di esso.