Cass. Pen., sentenza n. 46488 dell’11.11.2014: non bastano le parole per fare un’ingiuria. Assolto uomo che ha dato dell’esaurita alla vicina nel corso di un’accesa discussione. Per la configurabilità del reato occorre fare riferimento al contesto in cui determinate parole sono state pronunciate ed è necessario attribuire alle parole il significato che hanno nel linguaggio comune. Si deve prescindere invece dalle intenzioni inespresse dell’offensore, come pure dalle sensazioni puramente soggettive che la frase può aver provocato nell’offeso.