Anno 2014

Cass. Pen., sez. V, sentenza n. 15710 dell’8.04.2014

Cass. Pen., sez. V, sentenza n. 15710 dell’8.04.2014: lite per il parcheggio, sdoganate le frasi scurrili: sono di uso comune. Anche a causa della piega “realistica” presa da cinema, teatro, letteratura e, ovviamente, tv, le parolacce e le espressioni scurrili sono diventate così frequenti da aver, talvolta, perso la portata offensiva. La Corte ha confermato l’assoluzione dal reato di ingiuria di un uomo che si era rivolto a una signora che aveva ostruito un passo carrabile urlandole “mi hai c… il c…”.

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Cass. Pen., sentenza n. 15483/2014

Cass. Pen., sentenza n. 15483/2014: la detenzione di sostanze stupefacenti differenti integra un solo reato. A seguito della soppressione della distinzione tra droghe pesanti e leggere, la detenzione di più tipologie di sostanze stupefacenti integra un solo e non più una pluralità di reati in continuazione tra loro. Lo ha stabilito la Corte accogliendo il ricorso di un extracomunitario. In appello la Corte territoriale di Ancona lo aveva ritenuto colpevole ex art. 73 legge 309/1990 per la detenzione di circa 13 grammi di cocaina e 1,5 Kg di hashish, condannandolo ritenuta la continuazione...

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Cass. Pen., sez. III, sentenza n. 15463 del 7.04.2014

Cass. Pen., sez. III, sentenza n. 15463 del 7.04.2014: testimoni esclusi solo se superflui. È nulla la revoca del provvedimento di ammissione dei testi della difesa in assenza di un’approfondita motivazione sulla loro superfluità. La pronuncia ha così accolto il ricorso presentato dalla difesa di un imputato che si era visto condannare sia in primo grado sia in appello come presidente di un’associazione culturale ricreativa attraverso la quale si era proceduto alla raccolta telematica di scommesse sportive senza alcuna autorizzazione. Tra i motivi sui quali era imperniato il ricorso ampio...

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Cass. Civ., sentenza n. 7305 del 28.03.2014

Cass. Civ., sentenza n. 7305 del 28.03.2014. Le Sezioni Unite, a composizione di contrasto, hanno enunciato il principio per cui le difese di carattere petitorio opposte ad un’azione di rilascio o consegna non determinano la trasformazione in reale della domanda proposta e mantenuta ferma dall’attore come personale, la quale, peraltro, è destinata ad ottenere l’adempimento dell’obbligazione di ritrasferire un bene già trasmesso alla controparte in forza di un negozio come il comodato o la locazione e non può surrogare, eludendo il relativo rigoroso onere probatorio, l’azione di...

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Corte Cass., sez. III, ordinanza n. 7533 del 1.04.2014

Corte Cass., sez. III, ordinanza n. 7533 del 1.04.2014: sospensione della prescrizione del diritto al mantenimento sino alla data della sentenza sul divorzio. L’istituzione dell’assegno di mantenimento – qualificato altresì come diritto indisponibile, dunque irrinunciabile da parte del beneficiario – fonda le sue ragioni nel concetto di giustizia sociale e di tutela della parte qualificata come debole al termine del matrimonio. Come noto, però l’assegno di mantenimento si prescrive se la parte non ne fa mai richiesta. E la prescrizione opera dalle singole scadenze nel...

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Cass. Pen., sentenza n. 15367/2014

Cass. Pen., sentenza n. 15367/2014: offendere un insegnante configura il reasto di oltraggio a pubblico ufficiale. La Corte di Cassazione ci ricorda che l’insegnante di scuola media è pubblico ufficiale e l’esercizio delle sue funzioni non è circoscritto alla tenuta delle lezioni, ma si estende alle connesse attività preparatorie, contestuali e successive, ivi compresi gli incontri dei genitori degli allievi. Ecco perché una banale ingiuria rivolta all’insegnante potrebbe integrare il reato di oltraggio ad un pubblico ufficiale.

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