Ricordare

Ricordare tutto non è bene, è una patologia; ma ricordare nulla è peccato, e il primo e più grave è dimenticare. Che c’è stato chi ci ha fatto saltare da bambini, ci ha ripreso, mutando la paura in gioia, che abbiamo avuto tutto, affetti e dispetti; c’è da ricordare chi è vissuto poco per avere una storia da lasciare, e chi non ha avuto testimoni, perché gli altri erano spettatori da qualche parte. Per costoro, chi sa scrivere deve scrivere, storie del loro essere stato, con parole autentiche perché sono nostre, e veramente dimenticare è peccato mortale. E’ un’arte divina ricordare, che contiene la grazia del dimenticare, perché se si ricordano le colpe, chi può salvarsi? Ed è divina perché chi non c’è più è qui ancora. Ma attenti a noi, “la bocca del passato non parla se l’orecchio del presente non ascolta”, affermava Karl Barth.

15.10.2013